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Seconda specie - due note contro una


Lipsia Marzo 1906

La seconda specie ci permette di introdurre per la prima volta le note dissonanti (2a, 4a e 7a)
Il procedimento indicato dalla seconda specie per inserire questi suoni
è quello della nota di passaggio, procedimento introdotto da Kretzschmar
in una delle sue memorabili esposizioni.

Nella seconda specie la dissonanza deve cadere sempre sul tempo debole,
Ovvero nella successione di tre note congiunte che caratterizzano questo procedimento,
la dissonanza sarà sempre la seconda di una serie di tre minime (2/4), che iniziano su tempo forte.


Le 5 e le 8 di seguito, in questa specie possono essere di tre tipi: adiacenti, su tempi forti, su tempi deboli.


Sia le 5 che le ottave adiacenti sono proibite.
Quelle sui tempi forti sono consentite se la seconda viene presa per moto contrario
e prosegue nella stessa direzione. Proibite le altre (come quelle dell'esempio sopra).
Sono invece consentite le 5 e 8 su tempi deboli consecutivi.

T. Dubois molto più sbrigativamente afferma che 5 e 8 tra note reali
devono essere separate da almeno 2 minime. I francesi del resto,
ci affascinano perchè hanno un loro modo del tutto particolare di vedere le cose.

L'ottava è comunque un intervallo debole e non volendolo enfatizzare
sarà necessario raggiungerlo con intervallo congiunto e non di salto.
E questo ci ricorda che qualsiasi nota raggiunta con un salto viene enfatizzata
da questo movimento, mentre il moto congiunto tende a mantenere la nota raggiunta
in un ambito più anonimo e discreto.


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