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Mescolanze 1


Lipsia Giugno 1906

Lo studio delle mescolanze ci introduce al contrappunto moderno, che si presenta senza CF.

Pur rispettando le regole studiate nell'ambito delle 5 specie
le mescolanze introducono nuovi procedimenti linguistici
come la modulazione, l'imitazione e lo sviluppo della frase,
tecniche che permettono i primi procedimenti tematici o motivici.

Ma prima di iniziare questo nuovo studio, che ci permetterà di uscire dal noviziato delle 5 specie,
sara bene fare alcune precisazioni sui rapporti che si generano assegnando a ogni voce una specie diversa.

CF e due voci in seconda specie

 

Le due voci di seconda specie mantengono con il CF la normale relazione della seconda specie,
quindi possono presentare una nota dissonante di passaggio sul secondo tempo.

Invece la relazione reciproca tra queste due voci è quella di prima specie, cioè nota contro nota.
Quindi tra loro dovranno sempre essere consonanti, sia sul primo che sul secondo tempo della battuta.

Nell' esempio sopra i numeri sotto le voci definiscono il loro rapporto con il CF,
i numeri sopra la voce più alta definiscono il rapporto tra le due voci superiori, in seconda specie.

L'unica dissonanza in questo esempio (sopra) è la settima a batt. 4,
che però si presenta come centro di una scala congiunta, (che la prepara e la risolve),
e inoltre è consonante con la voce sotto in seconda specie.
Nel linguaggio del contrappunto questa dissonanza si considera come "tollerata".

 

L'esempio sopra presenta le due voci di seconda specie che sul secondo tempo della battuta
sono entrambi dissonanti in rapporto al CF ma consonanti tra loro.
Le due voci eseguono correttamente il procedimento della nota di passaggio tipico della loro specie
dove la nota dissonante è preceduta e seguita da note consonanti che procedono per con moto contiguo.
Quindi le due dissonanze sul secondo tempo possono essere ammesse.

 

Le quarte che si formano nelle voci alte (sopra) devono essere sostenute da nota consonante di completamento
anche quando si presentano sul secondo tempo della battuta.
Come si vede dall'esempio le note di completamento formano accordi in primo rivolto.


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