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Laboratorio di fuga tonale


Inizio a lavorare su una forma più elaborata,
che abbandona il soggetto reale per introdurre un soggetto tonale, cioè modulante dal V al I grado.

Le due x (sopra) segnano il punto dove è necessario introdurre la mutazione
(e come dice la regola quando il soggetto scende dalla modulante alla tonica
la mutazione si produrrà diminuendo di un grado diatonico l'imitazione regolare).

Inizio questo studio scrivendo soggetto e risposta di seguito, sulla voce centrale.

Sulla voce superiore scrivo poi il controsoggetto, che deve essere in contrappunto rivoltabile all'8a.
Quando mi sembra corretto copio questa voce sotto alla voce centrale,
e la trasporto al registro del nuovo stumento.
Con questi primi passi ho determinato un soggetto, la sua risposta
e un controsoggetto che può essere superiore o inferiore.
Naturalmente il controsoggetto nella fuga non sarà raddoppiato ma si presenterà sopra o sotto
la frase di soggetto o la frase di risposta.

Con queste 4 battute posso iniziare ad organizzare l'esposizione,
che finirà per essere questa (tabella sotto).


sogg       CS risp     coda
  risp CS   sogg CS sogg CS
  CS sogg CS     CS risp
      risp        

La tabella vuole descrivere come ho voluto organizzare l'esposizione,
cioè come ho deciso di distribuire le due voci obbligate (sogg-risp e ControSoggetto).

Più precisamente la tabella descrive l'esposizione (la prima metà)
e una riesposizione che ripete l'esposizione variando la distribuzione delle voci.

Premesso che la proposta di una riesposizione è un procedimento raramente utilizzato nella fuga
perchè solitamente dopo l'esposizione la fuga (soprattutto di scuola), prosegue con un divertimento.
Come vedremo questi divertimenti sviluppano volentieri una progressione
che prepara la modulazione ad una modalità vicina.
Questo lungo percorso tonale si compie solo quando tutte,
o larga parte delle tonalità vicine sono state interessate,
come riassume la tabella seguente:



sogg risp sogg risp sogg risp
Do Sol Lam Mim Fa Rem
1 esposizione  
  2 esposizione  
  3 esposizione

Quindi decido di sentire le vaghe promesse di una esposizione maggiore alla quale segue la sua trasposizione nel relativo minore.

Per farlo è necessario trasportare la prima metà dell'esposizione
nella sua tonalità relativa.

Nel rigo sotto l'esposizione in Do
Nel rigo sopra la stessa esposizione trasportata nel relativo minore.

Il passaggio da una tonalità all'altra non prevede la composizione di nuovi controsoggetti
perchè si utilizza quello del modo maggiore, dopo averlo trasportato nel relativo minore.
Il controsoggetto naturalmente manterrà le sue virtù di contrappunto doppio
e quindi si potrà presentare sopra o sotto il soggetto o la risposta.



Questo materiale pronto e semielaborato mi permette di sperimentare per la prima volta
la relazione tra due esposizioni, una in maggiore e l'altra nel suo relativo minore.

Generalmente questo passaggio nelle fughe viene preparato da un divertimento
cioè una frase melodica presentata e accompagnata in forma di progressione.
Ma di questo mi occuperò nel prossimo laboratorio.

Mentre in questo laboratorio il passagio tra le due tonalità risulterà piuttosto brutale
perchè è affidato a una sola battuta (la battuta 17) che funziona da ponte.
Una battuta un po' ridicola ma che a me piace molto,
forse per il suo ritmo o chissà per cosa.

Il laboratorio finisce con un ritorno alla tonalità maggiore.
Un ritorno improvviso e sorprendente che serve solo di educazione all'orecchio
ma non ha altre giustificazioni musicali plausibili.


Esposizione in Do batt 1
Riesposizione in Do batt 9
coda batt 17
Esposizione in Lam batt 18
metà esposizione in Do batt26

 

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