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La fuga - modulazioni e divertimenti


Dopo l'esposizione cioè 4 entrate (sogg-risp, sogg-risp) distribuite nelle 4 voci,
il soggetto e la risposta vengono presentati in altre tonalità.
Le tonalità verso le quali possiamo trasportare il soggetto
sono quelle vicine cioè quelle che hanno una sola nota che le distingue dalla tonalità di impianto
o due se la tonalità cambia modo oltre che tono.
Nei confronti della scala maggiore sono tutte le tonalità
che si possono costruire sui suoi primi sei gradi
(cioè tutti tranne il settimo grado dove si trova un accordo dissonante, il Si minore con la5 diminuita,
che non potrà mai essere inteso come tonica).


II III IV V VI I min
Rem Mim Fa Sol Lam Dom

Quindi il soggetto e la risposta potranno presentarsi anche in queste aree tonali.

L'ultima tonalità nei pentagrammi a lato
cioè quella di Dom, non è una tonalità vicina
perchè ha tre bemolle in chiave (Mib), ma essendo stata introdotta nella fuga da tutti i grandi maetri con ottimi risultati,
è stata infine ammessa anche nella fuga di scuola.

Come evidenziano i pentagrammi di fianco la scala minore
utilizzata nel contrappunto è quella armonica e non quella moderna (come viene considerata la scala minore melodica).
Che però sarà bene sperimentare anche nella forma di fuga.
Ma prima sarà meglio sciogliere la penna nello stile in cui
è nata e si è sviluppata questa forma.

Nella fuga libera il numero e l'ordine delle aree tonali in cui si presenterà il soggetto (o la risposta) sono a discrezione del compositore.

Mentre nella maggior parte dei casi e nella fuga di scuola
le aree tonali si succedono in quest'ordine:

Maggiore: Do-Sol, Lam-Mim, Fa (sogg)-Rem (sogg o risp)

Minore: Lam-Mim, Do-Sol, Rem (sogg) -Fa (sogg o risp)

Dopo avere presentato il soggetto o la risposta
in questi diversi ambiti tonali
la fuga chiude introducendo gli stretti
che ritornano alla tonalità di impianto,
raggiunta molto spesso dopo un pedale di dominante.

I Divertimenti

Le diverse aree tonali sono collegate tra loro da diverimenti,
cioè da elaborazioni melodiche che preparano e motivano il cambio di regione armonica.
e sono considerati come lo sviluppo della fuga.

La melodia del divertimento si costruisce
con una parte del soggetto o del controsoggetto o di una parte libera
che viene presentata e poi trattata in progressione cioè trasportata su gradi diversi.
Potrà essere utile anche combinare tra loro varie figurazioni
prese da soggetto, controsoggetto o parti libere,
per costruire il modello, cioè il tema del divertimento
che sarà utilizzato come modello della progressione.


Quando i gradi toccati nella progressione si presenteranno su voci diverse
il procedimento, come abbiamo visto, viene definito imitazione per moto retto.
Il senso di progressione viene aggiunto
se anche le altre parti si muovono in imitazione come quella principale.

Il tema del divertimento può sviluppare numerose variazioni
utilizzando tutti gli artifici dello stile della fuga,
che come abbiamo visto sono

imitazioni per moto retto, per moto contrario, per aggravamento e per diminuzione.

Rimane da precisare che il divertimento può essere organizzato in modo monotematico o bitematico.

Il divertimento monotematico utilizza un unico tema
che può presentare nelle diverse voci in imitazione semplice o canonica.
Le voci che non sono impegnate in questa imitazione contrappuntano liberamente.

Il divertimento bitematico combina due temi musicali in due diverse voci
di cui una è spesso in contrappunto rivoltabile (quasi sempre all'8a)
ma può anche presentarsi in contrappunto libero.

Le indicazioni sui divertimenti come si vede sono sempre molto generiche perchè lo sviluppo
prevede tanti casi e procedimenti che rendono illusoria una trattazione sistematica ed esaustiva.
E' forse attraverso i divertimeti e gli sviluppi della fuga che lo stile individuale inizia ad essere riconosciuto ed apprezzato.

In seguito lo stile individuale sarà da molti considerato
come obiettivo e forma primaria del gesto musicale
mentre altri continueranno a considerarlo come un ridicolo peccato di vanità.


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