indietro adriano@diariomusicale.com avanti

Studio 52 - Romanza

 

Il primo periodo (batt 1-8), presenta la prima frase nella tonalità di Do maggiore
e la seconda in tonalità di La minore.
L'armonia del secondo periodo (batt 9- 16) è uguale a quella del primo ma cambia la disposizione delle voci, introduce la voce più alta, il flauto e la melodia viene accompagnata da un seconda voce che spesso si rivela in contrappunto doppio, cioè a volte sopra e a volte sotto la voce della melodia principale.

Sezione A- Primo periodo (batt 1-8)
Dm Am G Em Am D E A
II
VI
V
III
I
IV
V
I-V
C Maj A min

Il secondo periodo si chiude con un accordo di Sol#7 diminuita,
VII di La min, che inteso come VII di Do min, porta in quella tonalità che apre la sezione B (sotto).

L'armonia della sezione B si organizza come progressione della prima frase (I-IV-II-V).
La seconda frase raddoppia il tempo armonico e nella sua seconda semifrase sviluppa il modello della progressione a partire dal III.

Il secondo periodo della sezione B (batt 25-32) mantiene i gradi del primo ma in tonalità minore.
Infine (batt 33-38), il modello si presenta in tonalita di La minore,
ma cadenza in La maggiore, che risolta come dominante secondaria,
riporta all'accordo di Rem, cioè all'inizio della ripresa.

sezione B - Sviluppo (batt 17- 38)
C Fm D7 G7 C-F D7- G Em-Am F-Bdim
I
IV
II
V
I-IV
II-V
III-VI
IV-VII
batt 25-32
Cm F D7 Bdim Cm- Fm D7-G Eb7+-Ab7+ Fm7- Bdim
I
IV
II
V
I-IV
II-V
III-VI
IV-VII
batt 33- 38
A D Bm E7 Am- D E-A  
I
IV
II
V
I-IV
V-I

La ripresa è la ripetizione della sezione A, con pochissime variazioni. (Troppo poche).
Termina con un VII diminuito (G#°) che cadenza in Lam, tonalità relativa a quella di partenza.

sezione A' - Ripresa (batt 17- 38)
Dm Am G E Am D E A
  
Video in Mpeg4 Spartito in PDF

Ho impiegato alcune settimane per scrivere questo studio.
Le mie esigenze di ascoltatore si impongono ora con decisione
e non ammettono più le facili giustificazioni
con cui tolleravo collegamenti impropri
e soluzioni utili solo a svolgere compiti stabiliti da un percorso didattico
estraneo alle più pure intenzioni artistiche ed espressive.

E poi avevo bisogno di interrompere questa corsa per fermarmi a riflettere.

Da più di due anni ormai lavoro alla stesura di questo diario ma non ho trovato
"membri della antica Compagnia d'Oriente, liberi pensatori, studenti, artisti, idealisti, acchiappanuvole";
tutte le speranze che motivavano la compilazione di queste pagine si sono dimostrate illusioni chimeriche di un idealista ingenuo e inadeguato alla velocità dei nostri tempi,
dove le cose accadono in fretta e non hanno mai tempo.

Le statistiche mi informano che circa diecimila lettori mi seguono ogni mese,
ma la scoperta sorprendente e amara è che sono ascoltatori muti,
avvolti in un anonimato impenetrabile che non assente e non dissente,
forse semplici passanti frettolosi, capitati su queste pagine per caso o per sbaglio,
e subito distratti da un messaggio in arrivo, dalle ultime news,
da un aggiornamento meteo o chissà che altro.
Nessuno mi ha offerto l'opportunità di un contatto,
nessuno mi ha offerto il suo aiuto per le traduzioni.

Eppure continuo a non credere che un diario intimo
sia un documento destinato ad essere letto solo da chi lo scrive
.
Lo scrittore vivrà sempre nell'intima speranza di essere letto da altri (o ascoltato, se scrive musica).
Senza questa speranza forse nessuno scriverebbe ancora.

Aggiungo poi che la compilazione del diariomusicale mi da un motivo ulteriore per scrivere la musica,
un motivo che mi mancherebbe se sapessi per certo di essere l'unico ascoltatore
di una musica che rimane segreta.
Anche se rimango fermamente convinto che scrivere o suonare non devono essere altro
che un semplice e puro esercizio del cuore,
e posso spiegare questo bisogno di condivisione
solamente avanzando l'ipotesi che per capire chi siamo,
la strada più diretta sia quella di provare a spiegarlo agli altri.

E poi penso proprio di essere tra quelli che per sapere le cose hanno bisogno di scriverle,
sia le parole che le note, per ordinare i pensieri, per sapere dove sono arrivato,
per stabilire una progressione, una direzione da seguire per andare avanti.

Questi mesi di silenzio si spiegano anche con una novità che mi ha trovato del tutto impreparato:
la circostanza piuttosto triste per me, anche se un po' ridicola per come è andata,
di essere stato abbandonato da mia moglie,
che preferisce la compagnia di un suo ex-allievo alla mia,
per il semplice e incontestabile motivo che quella creatura è nato trent'anni dopo di me.
A cui poco delicatamente ma in omaggio alla chiarezza espositiva
che il suo mestiere di insegnante raccomanda,
mia moglie aggiunge motivi accessori quali un' abbronzatura perenne
che l'ex allievo garantisce anche nei mesi invernali, un tono muscolare più adeguato del mio,
e una allegria naturale e spontanea che si sostituisce ai vasti silenzi a cui l'ho abituata.
Come darle torto?

Pur mantenendo un'alleanza che per noi rimane indissolubile e durerà per tutta la vita,
le nostre strade si separano in modo consenziente

E questo implica che si interrompe il periodo in cui potevo guardare la vita da lontano.
Dovrò mettere mano a tutta la sua riorganizzazione, ripensare i tempi e i modi.

(Curioso come il succedersi delle cose richiami spesso qualche aspetto dell'organizzazione musicale).


indietro adriano@diariomusicale.com avanti